Pietro Bassi Neurologo
Cliccare sulle linee in alto a destra per la patologia (cellulare)
Il morbo di Parkinson è una patologia neurodegenerativa che colpisce il Sistema Nervoso Centrale.
E' principalmente correlato alla degenerazione di cellule nervose situate nella "substantia nigra" che producono dopamina responsabile dei movimenti e dell'equilibrio.
Il disordine del movimento è contraddistinto da sintomi motori, tremore a riposo, lentezza e diminuzione dei movimenti, rigidità, instabilità della postura e dell'andatura.
Inoltre può provocare disturbi vegetativi (scialorrea, costipazione, minzione imperiose), disturbi cardiovascolari, ipotensione ortostatica, alterazione della temperatura, dell'olfatto, etc.
E' una malattia degenerativa caratterizzata da un'evoluzione lenta e progressiva: i primi sintomi si evidenziano quando oramai sono danneggiate il 60-80% delle cellule che producono dopamina.
Il morbo di Parkinson è progressivo e cronico. E' il risultato della degenerazione dei neuroni della substantia nigra.
La substantia nigra appartiene ai gangli della base. Il termine deriva dal fatto che questa zona si presenta più scura rispetto all'area cerebrale circostante. I neuroni della subtantia nigra producono la dopamina per il controllo di:
Si tratta della cosiddetta via nigro-striatale facente parte del sistema extrapiramidale.
Si accumulano in particolare nella subtantia nigra. Sono inclusioni formate principalmente da aggregati di alfa-sinucleina.
Le cellule della substantia nigra producono dopamina. A causa della degenerazione viene a determinarsi una grave carenza del neurotrasmettitore.
La dopamina è un neurotrasmettitore essenziale per l'attività motoria.
La prevalenza del Parkinson è molto variabile nel Mondo, con stime che vanno da 15-200/100.000 abitanti.
In Italia le persone colpite dal morbo di Parkinson sono circa 230.000.
L'età media d'insorgenza del morbo di Parkinson è di circa 60 anni.
Il morbo di Parkinson risulta leggermente più frequente negli uomini, con una incidenza superiore di rispetto alle donne.
Diagnosi
La diagnosi è essenzialmente clinica e deve essere la più precoce possibile. Comunque è necessario fare accertamenti neuroradiologici per escludere cause diverse da quella degenerativa. Inoltre, nei casi dubbi, di può ricorrere alla scintigrafia DAT-SCAN che, per lo più, è risolutiva.
Questa deve seguire l'evoluzione del malato cercando di prescrivere la minor dose possibile. E' necessario essere seguiti da medici specilizzati nella gestione della malattia.
Terapia
La terapia è piuttosto complessa ed è legata vallo stadio della malattia ed ai disturbi specifici.
Innanzitutto è necessario sostituire la dopamina mancante con farmaci dopaminergici e poi con dopamina. Utile può essre la riabilitazione.
Nei casi più gravi ed adatti si può arrivare a somministrare la dopamina direttamente nello stomaco o, in casi selezionatissimi, la stimolazione profonda.