Pietro Bassi Neurologo
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Almeno il 30% degli italiani soffre di disturbi del sonno. Dall'insonnia fino all’ipersonnia incidono profondamente sulla qualità della vita.
Insonnie, ipersonnie, parasonnie, disturbi del ritmo sonno-veglia.
Le insonnie
Sono insonni coloro che asseriscono di dormire poco e male. L’insonnia può essere transitoria legata a problemi contingenti. Se le notti insonni perdurano per qualche tempo (insonnia di breve durata) ci si deve rivolgere al medico di famiglia (e non all'"amico/a") Le insonnie croniche, che si sono instaurate da molto tempo sono problema serio, di cui si devono occupare gli psichiatri o i neurologi. Le donne ne sono affette più degli uomini. Il numero degli insonni aumenta con l’età. Le cause più frequenti sono: ansia, depressione, emotività, problemi fisici.
L'insonnia, il disturbo del sonno più comune, comporta problemi ad addormentarsi o a mantenere il sonno.
Circa un terzo degli adulti riferisce alcuni sintomi di insonnia
Si stima che molti individui affetti da insonnia soffrano anche di un altro disturbo mentale
Per diagnosticare l'insonnia sarà necessario escludere altri disturbi del sonno, effetti collaterali dei farmaci, abuso di sostanze, depressione e altre malattie fisiche e mentali. Anamnesi, esame fisico, diario e test clinici. I problemi del sonno possono verificarsi a qualsiasi età, ma più comunemente iniziano in giovane età. Il tipo di insonnia spesso varia con l'età.
Il sonno può essere migliorato con abitudini regolari (Igiene del sonno: scelta del tempo, orari, non stress o lavoro serale, non caffeina o teina. L'insonnia cronica viene generalmente con farmaci e tecniche comportamentali. Diversi tipi di farmaci possono essere utilizzati per trattare l'insonnia.Le tecniche di rilassamento possono essere utili per l'insonnia.
Le ipersonnie
La sonnolenza diurna eccessiva può essere provocata da molte cause sia funzionali che organiche: uso di sostanze sedative, encefalopatie metaboliche, danni strutturali del cervello, etc.
I sintomi vanno da sonnolenza diurna, ridotte capacità cognitive.
Ci possono essere ansia e depressione. Inoltre importante è la sindrome delle apnee notturne. Inoltre cataplessia, narcolessia e paralisi del sonno
Classificazione
Ipersonnia psicofisiologica, associata a disturbi psichiatrici, associata all'uso di farmaci, associata a disturbi della respirazione,
mioclono notturno, sindrome delle gambe senza riposo, Narcolessia, ipersonnia idiopatica, Ipersonnia associata a malattie, Intossicazioni e condizioni ambientali sfavorevoli, ipersonnia periodica, ipersonnia da sonno insufficiente, ebbrezza del sonno
La narcolessia
I sintomi essenziali sono una sonnolenza continua e intensa, colpi improvvisi di sonno e crisi cataplettiche, caratterizzate da improvvisa perdita del tono muscolare con caduta a terra.
Sonnolenza e colpi di sonno sono parzialmente controllati da farmaci risveglianti. Sugli attacchi cataplettici, possono essere utili alcuni farmaci serotoninergici.
La sindrome delle apnee ostruttive nel sonno
Il segno essenziale è l'apnea ostruttiva ricorrente. Può provocare sonnolenza diurna che può alterare la vita familiare, sociale e lavorativa del paziente. A questi disturbi possono associarsi obesità, ipertensione arteriosa e cardiopatia. Il russamento è frequentemente associato.
Le Parasonnie.
Sono disturbi del sonno episodici caratterizzati da movimenti involontari, sogni, emozioni, percezioni.
Le parasonnie possono verificarsi:
Durante l'addormentamento, Mentre si dorme, In prossimità del risveglio.
Le parasonnie comprendono
Parasonnie primarie: disordini del sonno
Parasonnie secondarie: disturbi a carico di altri sistemi dell'organismo che si manifestano durante il sonno.
Tra le parasonnie più comuni rientrano, Sonnambulismo, Pavor nocturnus, Incubi, Gambe senza riposo, Allucinazioni e Crampi, Erezioni dolorose
I disturbi del ritmo sonno-veglia
Nelle società più evolute, i disordini del ritmo sonno-veglia sono eventi di comune riscontro e di rilevante importanza sociale. Vengono suddivisi in: sindrome del sonno anticipato, sindrome del sonno posticipato, ritmo sonno-veglia irregolare, disturbi del sonno e della veglia legati ai viaggi intercontinentali (jet lag) e al lavoro a turni.
La sindrome del sonno anticipato consiste nell’abitudine (o tendenza) a coricarsi molto presto, fra le 18 e le 20. Chi ha preso quest’abitudine si sveglia nel cuore della notte e non è più in grado di riaddormentarsi.
La sindrome del sonno posticipato consiste nell’abitudine a coricarsi e alzarsi molto tardi. Anche se vanno a letto presto, le persone che ne sono affette non riescono ad addormentarsi prima delle 2-4 di notte e a risvegliarsi prima di mezzogiorno. Sia la sindrome del sonno posticipato sia quella del sonno anticipato si sono dimostrate resistenti ai trattamenti.
Il ritmo sonno-veglia irregolare colpisce quelle persone la cui giornata biologica è tendenzialmente superiore alle 24 ore. Questo disturbo è relativamente comune nei non vedenti. Questo disturbo può essere trattato con successo soltanto se è legato all’anomala secrezione della melatonina. Il jet lag e il disturbo del ritmo sonno-veglia nei turnisti sono ben noti. Il disturbo è legato all’allungamento o all’accorciamento della giornata biologica, che provoca un transitorio sfasamento tra oscillazioni circadiane della temperatura corporea e ritmo sonno-veglia.
Molti di questi disturbi hanno terapie efficaci
Il termine parasonnie indica fenomeni che possono manifestarsi durante il sonno. Si distinguono: parasonnie dell’addormentamento, del risveglio, del sonno lento e del sonno REM.
La più diffusa è la sindrome delle gambe senza riposo.
Le parasonnie del sonno REM consistono in sogni terrifici che sono abbastanza comuni in età infantile. Episodi simili possono comparire in persone adulte che hanno assistito a eventi catastrofici.